A Sopot in fondo al molo di 500 metri c'è un porto, tanto piacciono i porti e le navi ai polacchi.
È tutto bianco: bandiere bianche garriscono alle sferzate del vento del Baltico, sulle panchine bianche i bambini in divisa bianca ridono e scherzano delle difficoltà degli adulti, le ragazze del nord dai lunghi capelli biondi trattengono il cappello a large falde e la gonna che non sempre mostrerebbe la traccia immacolata del costume.
Soprattutto per questo ultimo spettacolo pago l'ingresso e mi reco ai tornelli (ecco questa è l'unica imperfezione della giornata).
Una signora sorveglia l'ingresso, la saluto col trucco del bonfonchio, che è un saluto tipo rumore bianco (considerato il bianco del contesto), dove l'ampio spettro detto suoni generati contiene anche un -la ringrazio- in tutte le lingue del mondo.
Superata la barriera vengo raggiunto alle spalle da sonoro -Arrivederci- con le vocali un po' allungate ma senza dubbio cordiale. Mi volto e vedo la signora con un ampio sorriso. io alzo la mano come in un vecchio film in cui l'amato si allontana in treno e ricambio -Arrivederci.
Ma come avrà fatto a riconoscere la nazionalità del mio rumore bianco?
Altro che acqua alle caviglie ... Un pomeriggio trafelato come al solito, sommerso di messaggi, mail tocchi sulla spalla, "scusa posso farti una domanda?". Almeno tutti sono gentili, questa è la differenza degli uffici degli ultimi anni.. Il pomeriggio stava iniziando dopo il pranzo, e grandi nuvoloni iniziano ad oscurare il cielo. Io posso vedere porzioni di grandi vetrate, a sinistra su un viale alberato, a destra su un cortile, panorama un poco, ma anche da questo lato posso vedere una bella fetta di cielo. Il cielo si è annuvolato, coperto, inspessito. Un cielo di ovatta grigia, scura, sempre più scura. Il suo stomaco rimbomba, anche il mio stomaco rimbomberebbe divenissi così minaccioso. Tuoni, lampi, iniziano a cadere grosse e rumorose goccie, poi bicchierate, infine secchi di acqua. Guardo la scena a destra e sinistra, qualche collega si alza e si affaccia alle finestre. La corrente elettrica resiste, la rete informatica pure. Vedo gli scrosci d'acqua e mi ric