Passa ai contenuti principali

Il Socio

Il socio sceglie lui: check-in fila dei comuni mortali vuota, e check-in fila executive vuota. L'approccio è di manovra di accerchiamento. È dalla mattina che sogghignando mi assicura che avremo posti in prima fila per la traversata. Per prima fila intendo quella benedetta delle uscite di sicurezza. Ma non quella della traversata all'andata. Lì pure il socio aveva un amico, di quelli soliti suoi, conosciuti al primo scambio di battute, una risata, e lui racconta a tutti che ha un nuovo amico affezionato. Quell'amico là ci rifilò il numero della fila dell'uscita di sicurezza, ma in un aereo con le file centrali sfalsate rispetto le laterali. Le file centrali sono da 4 posti e con l'aria condizionata che piove in testa a cascata, come la nebbia di condensa dello scomparto gelo del frigo di casa. Già che parlo del viaggio di andata, mi piace raccontare ancora dell'angoscia del socio per la reclinazione del sedile del posto di fronte. L'angoscia palesata in minuti interminabili di.. di.. Come dire.. di empatia attiva.. Come descrivere la sua forma di comunicazione...? -Giorgio, quello poi si reclina, capito? Si reclina, no? E io che faccio? Capito?
Eccolo quindi armeggiare con le riviste arrotolate strette, in modo da creare un puntello da appoggiare al bracciolo contro lo schienale frontale. Il puntello subisce numerose modifiche durante il pasto subito dopo l'imbarco, con l'ansia che il vicino anteriore decidesse anzitempo di reclinare. Nell'ultima modifica, il telecomando frapposto al rotolo, fornì i 2 centimetri mancanti ad un posizionamento stabile.
Ecco la grande prova: tentativo di reclinamento respinto. Il socio ridacchia come uno scemo. Io ricambio. Altro tentativo: fallito. La battaglia è vinta!
Come dicevo, eccoci all'assalto del check-in executive. Lui, col nome dell'amicissimo estratto dalla rubrica telefonica non trovandolo ai desk, ferma una hostess per cercare informazioni. Si avvia trionfante verso l'Executive.
Spiega all'addetta del suo amico. Lei sorride e conferma che non lavora più con loro. Della mancanza di un biglietto aereo di prima classe o una frequent flyer di un bel colore non fa alcun cenno.
Prima contestazione: la mia valigia pesa 27, mentre il limite è 23. Contesto che il limite a me noto è 30. Secondo lei, è 30 dall'italia. E se io parto con vestiti per 30 kg al ritorno 7 kg me li mangio? Niente da fare. Mi appresto a travasare nella seconda valigia del socio. Ma non posso effettuare l'operazione nella zona del check-in, e devo spostarmi all'esterno. Rifaccio la coda che non c'è e il peso è corretto.
Interrogatorio: -ha materiale elettronico in valiga?
-no
-liquidi?
-no
-alimenti?
-no
Il socio invece risponde di avere 2 bottiglie.
-di vetro?
-no, di plastica... di plastica?- chiede rivolto a me.
-si di plastica- dico io.
-perché se sono di plastica a volte i raggi x segnalano materiale anomalo.
-ma nooo, che è di vetro...
-È di vetro? Sono alcolici?
-si, cachaça..
-quante sono?
-quante se ne possono portare?
-2
-si, sono 2 conferma lui.
-se non è così, poi al controllo viene segnalata l'anomalia- insiste lei con sguardo severo.
Noi giuriamo e spergiuriamo.
-Questa valigia è rotta- incalza.
Per finire guindi mi fa firmare un foglio che indica il danneggiamento.
Finalmente ci congediamo.
Secondo me non volevano farcela passare liscia il fatto di non avere diritti per quel check-in....

Post popolari in questo blog

Skiantos e uhm

Ho trovato software per togliere il click, il uhm, il fruscio. Come se togliere la puzza di merda da una bella cagata potesse migliorarne il piacere. Si tratta di sensazioni al contorno che in realtà costituiscono parte integrante del piatto principale. Avevo un cassetta con brani di Inascoltabile, Monotono e Kinotto ad azione dissolvente. Perché togliere le limitazioni di banda di una cassetta già duplicata? Di una cassetta di infima qualità poi ... (eh si... da sempre perseguo la politica di premiare il miglior rapporto qualità per qualsiasi merce... l'introduzione dell'euro avrebbe fatto una pippa ad una società popolata da acquirenti come me...). Perché comprare una scheda di acquisizione professionale per questo travaso di "media" se una vecchia scheda audio a 32 bit raggiunge una larghezza di banda quadrupla rispetto la sorgente originale... Senza disponibilità di banda i piatti sono smorzati e disturbati. Eccezionale l'effetto gatto silvestro su consonanti ...

Le poltroncine basse

Le poltroncine basse funzionano come espositori. In ogni sala d'attesa, in ogni hall di albergo se ne possono trovare. Sono decisamente scomode, un supplizio a tirarsi su in piedi, e a sedersi sono equivalenti ad un tuffo all'indietro dal trampolino. Ma sono espositori, per questo ce ne sono tante. Espositori de che? Per donne in tiro. Per i difetti che vi ho citato, gli uomini e le donne vestite normalmente, provano solo una grande fatica e un grande disagio nel doverle utilizzare. Le usano solo se sono costretti. Rimangono in piedi alla finestra piuttosto, li vedi lì, con una rivista in mano, mentre lì accanto c'è una di queste poltroncine vuote... finché non arriva la donna in tiro. La donna in tiro è attillata, scollata, spaccata, tacco 12. Nell'atto di sedersi è possibile cogliere l'uso di autoreggenti, di reggiseno imbottito o meno, di mutanda o meno. L'uso della poltroncina espositore per loro non è mai un problema. Con grande grazia e femminilità ri...

Buon appetito, e andatevene aff...

La mia ultima ex non dava il Buon appetito :-/ diceva che non erano buone maniere. Allora ho controllato (sono ing) e pare che sia vero, almeno secondo Lina Sotis, Della Casa, e chissà chi altri. Mi pare una cagata. E allora non diamoci neppure la Buona notte ! :-D Per questi personaggi, augurare Buon appetito è semplicemente "volgare". Se trovate una spiegazione minimamente logica, che non faccia assunzioni, non giudichi, non si pronunci sulla ragione per cui ci si siede a tavola, o su come si debba dimostrare il piacere per la convivialità, bene, fatemela conoscere. A me suona come il divieto di mangiar fave dei Pitagorici. Escludendo le fonti di chi si investe dell'onere di indicare il galateo, il bon ton, il nuovo galateo, il nuovo bon ton (sembra solo fonti italiane), si scopre che questa pratica volgare è diffusa in molte lingue e culture, testimoniata nella letteratura e nei vademecum dei diplomatici. Anche su questo punto prego di farsi avanti chi ha trovato i...