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Bionda bionda, beato chi ti...

Il famigerato gate A10: senza annunciare all'altoparlante alcuna variazione, il display inizia silenziosamente la deriva dell'ora partenza. L'ultima volta l'aereo partì con sei ore e mezza di ritardo.
La vecchia avanti a me mangia da due bicchieroni di starbucks. Mangia, perché non è roba liquida, gelato forse, ma le cucchiaiate sono talmente grandi che le congelerebbero la bocca.
Controllo il tabellone, sebbene mi avvicini il più possibile ogni volta che qualcuno ceda il posto, devo mettere gli occhiali per essere sicuro della situazione. E se me ne accorgo poi che cambia?
Bionde belle e bionde tutte, tutte mangiano. Questa bella è un disastro, con le dita nel naso a fare pulizia. Questa è alta e vale un 60 kg. Ha un computer in valigetta nero, quindi di lavoro, ma è vestita da casalinga, in ciabatte, maglietta e pantaloncini corti di cotone, capelli come capita.
Una bambina (bionda) fa dei capricci infernali, che non comprendo. La mamma (bionda) la prende da parte. Si siede sulla moquette e le parla con molta calma. La peste sbraita qualcosa, sbatte i piedi, si rotola, assume pose teatrali. La bionda mamma non perde la calma, anche se non ottiene nessun risultato. Ehm.. Ma quando è lecito far volare lo sganassone? Affrontare un confronto verbale? Arriva il papà, si danno il cambio. La mamma si allontana, si chiude nel cesso come Magda di Furio: non ce la faccio piùuuu (immagino).
Teorie di passeggeri cambiano gate. Mi sono convinto che perderò l'aereo in quel modo, non capendo quello che dicono al microfono gracchiante.
Temporale. Aereo rimandato a ora da definirsi...
Piove che non si vede un palmo dal naso. Il tabellone aggiunge solo 25 minuti, ma non ci credo molto.
Il tizio riprende a parlare. Capisco solo che la prende alla larga, almeno un minuto di introduzione, per chiudere con la notizia, mai piacevole.
Cedo, e predo un Iced Caffe, che poi è un caffè col ghiaccio, altro che quello sheckerato con amaretto a cui sono abituato. Ce n'è talmente tanto che non riesco a tenerlo in mano tanta è la sua capacità termica in confronto a quella della mia mano...
Controllo i baffi della bionda bella con le dita nel naso. Ne ha. Le gambe sono messe nettamente meglio. Scrive mail sulla review di una sceneggiatura, su sms fatti da blackberry e mendati su fb o twitter. Roba da newyorkese... Ormai ho la mano blu dal freddo, movimenterebbe l'attesa se gliel'appoggissi sulla coscia all'improvviso. Eppure preferirei platealmente infilarmela nei pantaloni per rimescolare le palle e confortarle così della lunga attesa sui sedili di due continenti.
Il tabellone progredisce, e la bella baffuta cambia continuamente soggetto. Ora dedica il mailing alla notizia che la gomma Orbit è la più popolare (forse erano sulle gomme da masticare quelle precedenti su Trident). Ora esibisce un foglio elettronico con dati di vendita o produzione di tutti i gusti... Ecco, è del marketing...
Ora siamo in perfetto ritardo, con un accentuarsi del maltempo, con la differenza che siamo in fase di taxi con le bustine di pretzel che una hostess divertita ci ha dato. Un omone che per poco poteva sedersi accanto a me, mangia appena un posto più in là piatti freddi di pollo speziato che appesta la cabina.
Comunicazione del capitano: temporale passato, ma ne arriva uno peggiore, ma allegri: siamo i primi della coda per il take off. L'omone ha una borsata di roba da mangiare, fa commenti coi colleghi, e tutti sghignazzano.

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