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Le poltroncine basse

Le poltroncine basse funzionano come espositori.
In ogni sala d'attesa, in ogni hall di albergo se ne possono trovare. Sono decisamente scomode, un supplizio a tirarsi su in piedi, e a sedersi sono equivalenti ad un tuffo all'indietro dal trampolino.
Ma sono espositori, per questo ce ne sono tante.
Espositori de che? Per donne in tiro.
Per i difetti che vi ho citato, gli uomini e le donne vestite normalmente, provano solo una grande fatica e un grande disagio nel doverle utilizzare. Le usano solo se sono costretti. Rimangono in piedi alla finestra piuttosto, li vedi lì, con una rivista in mano, mentre lì accanto c'è una di queste poltroncine vuote... finché non arriva la donna in tiro. La donna in tiro è attillata, scollata, spaccata, tacco 12. Nell'atto di sedersi è possibile cogliere l'uso di autoreggenti, di reggiseno imbottito o meno, di mutanda o meno.
L'uso della poltroncina espositore per loro non è mai un problema. Con grande grazia e femminilità riescono ad adagiarsi e rialzarsi con una compostezza invidiabile e affascinante. Uomini e Donne normale risultano invece in quel movimento di una goffaggine assoluta. La donna in tiro invece potrà issarsi a gambe parallele affiancate, a gambe accavallate, a ginocchia unite e gambe sforbiciate. E facendo così esporranno la gamba per quanto scoperta, ma sopratutto il seno, in quanto per mantenere la compostezza, dovranno spostarsi inizialmente sul limite anteriore della seduta, e infine inclinare in avanti il tronco quanto basta per prendere lo slancio per alzarsi.
Il movimento è possibile, perché con il colpo di reni da tuffatrice, il baricentro mantiene una traiettoria verticale, spinto verso l'alto dallo slancio. Due colpi con le palme delle mani per stirare verso il basso la gonna e controllare eventuali spostamenti nell'esposizione del seno, e via!
Quindi, posizione strategica sulle poltroncine basse: sedersi davanti, in attesa delle donne in tiro.

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