Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile 19, 2010

Muta in taxi

Con me mutava, mutava letteralmente, diveniva muta. Per quanti sforzi facessi di apparire brillate fallivo. Battute imbattibili, paradossi, parossismi, similitudini, analogie salaci. Nulla, lei mutava. Che rabbia quando la sentivo ridere ai discorsi del collega, quello che non sopporto per il 50% del tempo, coi suoi discorsi oziosi e inutili nel suo portoghese bislacco. Le sue risate erano una pugnalata, ogni intervento nella discussione un colpo al basso ventre- alto pene. Ammesso che non capisse l’italiano o il mio italiano, rimane il fatto inoppugnabile che rarissimamente mi volgeva una domanda o il seme sul quale condensare qualche goccia di conversazione. Perché non ho visto cosa accadeva? È il caos che avanza? La realtà l'ha vista lei, e ne sono venuto a conoscenza sentendola raccontare le sue avventure, che sono state anche le mie. Come ho fatto a non dare peso a Buenos Aires, fuori dall'aeroporto, alla scena di lui che parte spedito, come il santo, intenzionato a ri